venerdì 11 gennaio 2008

Speciale Mondo Ultras Italiano: Freak Brothers Ternana


L’anno 2000 è una tappa fondamentale per uno dei gruppi più conosciuti e rispettati del movimento ultras italiano: i Freak Brothers Ternana. Un gruppo tosto, irriverente, ma al contempo rispettoso di norme e valori, un gruppo schietto, deciso, che fa del suo credo politico a sinistra una componente inscindibile della propria identità. Le radici del gruppo affondano nel 1974 “con il mitico striscione” Ultras, come lo definiscono gli autori del libro. Sono gli anni dei campionati in serie A e B, gli anni dei violenti scontri con ascolani e genoani, sono gli anni in cui la polizia inizia a reprimere il gruppo mettendolo a dura prova. La svolta si ha nel 1980 quando, a seguito di una colletta organizzata “tra i ragazzi per pagare una multa ad un loro amico che era stato condannato nella trasferta di Parma, poi assolto”, il ricavato venne investito per l’acquisto della stoffa che avrebbe permesso la nascita ufficiale del primo striscione Freak Brothers. Il nome, tratto da un fumetto pubblicato in Inghilterra e Olanda, fa la sua prima comparsa al Liberati in occasione di Ternana – Francavilla. Dopo vari pellegrinaggi tra i vari settori dello stadio, i Freak si trasferiscono definitivamente nel loro feudo storico: la Curva Est. Tra una riunione e l’altra, tra una trasferta ed una coreografia, tra lo stampo di nuovo materiale e il sorgere di innumerevoli sottogruppi e sezioni, i Freak diventano una realtà consistente: un fenomeno destinato a lasciare il segno. Gli scontri con folignati, salernitani, laziali, aretini, napoletani e le amicizie con atalantini, cosentini, casertani, doriani, vengono narrate con vivacità all’interno delle pagine di questo “stupefacente” libro in cui, attraverso fotografie ed articoli di giornale, vengono riproposte le tappe fondamentali del gruppo. I derby con il Perugia meritano uno spazio a sé: innumerevoli, coloratissimi e contornati sempre da violenti incidenti non solo prima o dopo le partite disputate tra le due formazioni, ma anche nei luoghi più disparati della penisola: come dimostra uno degli episodi più tristi, se non il più triste, che costò, in un autogrill, la perdita dello striscione da trasferta; l’oscuro periodo che ne seguì venne, fortunatamente e non privo di problemi, ben presto superato. Le parole di alcuni ragazzi e ragazze del direttivo testimoniano le motivazioni che li hanno spinti ad avvicinarsi ai Freak, narrano i ricordi più significativi vissuti insieme, nonché i rimpianti per qualcosa sfuggito nel tempo senza che loro potessero intervenire per cambiare il corso di quegli eventi, forse, già scritti. Emergono valori come l’amicizia, la famiglia, l’importanza del ruolo del gruppo all’interno della vita aspetti che, molto spesso nelle pagine dei giornali (come testimoniano gli innumerevoli articoli) non vengono nemmeno presi in considerazioni quando si parla di questo fenomeno di aggregazione giovanile. Dalla stagione 1981/82 accanto alla dicitura Freak Brothers si aggiunge quella di “lo sballo continua” prova inconfutabile del desiderio di non mollare e di scrivere altre pagine di storia Freak.

I maggiori gruppi ultras del tifo ternani che risiedono nella Curva Est (tranne alcuni piccoli gruppi in Curva Ovest) dello stadio "L. Liberati" di Terni sono:

Gruppo principale: Freak Brothers

Altri Gruppi: Vecchio Freak, Working Class, Menti Perdute, Red Boys, Konfusi, Brigate, Generazione Sconvolta ('91), Mine Vaganti, Fronte Rosso, Wild Spirits, Flower Group, Cattivik Group, Gang Autonoma, Kapovolti, Rude Boys, Bomber Group, Gente Stupida, Kospea, Drunk Ards, Fiaschi Rotti, Lo Zoccolo Duro, Draghi Doc, Animal House, Panze Allegre, Aficionados, Cuori di Fera

A Terni il movimento ultras nasce nel '71 e si consolida nel '74 con la nascita degli "Ultras". Nel 79-80 nascono i Freak Brothers. Nell'82 viene aggiunto lo slogan "lo sballo continua". Il nome del gruppo ha origine da una vacanza ad Amsterdam, dove alcuni ultras ternani si impossessano del fumetto inglese "The Faboulos Freak Brothers", storie di tre fratelli dediti all'alcool e all'uso di droghe leggere, mai pubblicate in Italia. La simpatia dei personaggi attira l'interesse dei ragazzi e l'idea di chiamarsi Freak Brothers piace subito al resto della curva.

Sono passati ormai sei anni dalla scomparsa di Zuzza, figura storica della curva, molto conosciuto nell'ambiente ultras, ricordato più volte con striscioni pieni d'affetto. Uno striscione con la semplice scritta "Zuzza" è sempre presente in curva.

I Working Class nascono tre stagioni fa dalla vecchia guardia dei F.B., hanno una sede propria e organizzano le trasferte autonomamente. Con i Freak hanno un rapporto di strettissima collaborazione. Fanno uscire, con molte difficoltà, la fanzine "L'Ugola selvaggia", ironica e anticonformista, che argomenta su tifo e politica.

Nei primi anni di tifo organizzato nasce l'amicizia con gli U.T.C., rinnovata in questi anni attraverso una serie di iniziative: uno striscione ricordava l'anniversario della liberazione dei prigionieri di Aushwitz, uno era di benvenuto ai doriani. Consuete cene del sabato sera a base di vino e porchetta.

Nei primi anni '80 nasce l'amicizia coi ragazzi di Caserta.
Il gemellaggio con le B.N.A. di Bergamo si consolida nell' 86-87, quando alcuni atalantini scendono a Terni per Ternana-Giulianova. Si rinsalderà con la visita dei ternani per Atalanta-Malines, semifinale di Coppa Uefa. E' sicuramente il gemellaggio più forte e sentito a Terni, basato perlopiù su affinità politiche.
Risalente al 1985 quello coi cosentini, conosciuti in occasione del raduno nazionale degli ultras, svoltosi proprio a Cosenza. Recente l'amicizia coi gualdesi.

Un'altra amicizia nata negli anni '70 è quella con gli Ultras Tito Cucchiaroni della Sampdoria.Negli ultimi anni i due gruppi si sono riavvicinati grazie ai ragazzi della Nord di Terni.

Acerrima la rivalità coi perugini, che nel '96 gli rubarono lo striscione Freak al ritorno da una trasferta, i ternani come gesto vendicativo, lanciarono un masso da un cavalcavia al pullman dei perugini di ritorno da Napoli.

Nel dopo Torino-Ternana dello scorso ottobre, un tifoso granata, che stava rimuovendo uno striscione, rimase stordito per lo scoppio di una bomba carta, lanciata dal settore ternano, con gravi lesioni al bulbo oculare. Il responsabile venne individuato dagli agenti e fermato. Per rappresaglia i tifosi granata cercarono di impedire l'uscita dei 250 ternani presenti. Fuori si scatenò la guerriglia, con le forze dell'ordine costrette a ricorrere al lancio di lacrimogeni per disperdere circa 300 torinisti, armati di bastoni, cinture e catene. Poi una sassaiola, auto danneggiate e un assedio terminato solo alle 19.

Tafferugli prima di Treviso-Ternana dello scorso dicembre, coi trevigiani che cercano di rubare uno striscione ai ternani, tendendogli un'agguato.

Dopo quasi due anni è arrivata la condanna (30 gg. di reclusione tramutati in 2.250.000 lire di multa) per l'ultrà che in occasione di TR-Andria, partita decisiva per la salvezza di entrambe le squadre, lanciò un'accendino verso l'allenatore Rumignani, colpendolo alla testa. La Ternana rischiò di buttare al vento un'intera stagione. Ebbene, in difesa del tifoso c'era l'Avvocato Carignani, attualmente vicepresidente della Ternana.

Due anni fa in occasione dell’ultima partita Verona-Ternana i tifosi scaligeri esposero nella loro curva uno striscione rossoverde. I ternani in rapporto a questo fatto accusano i veronesi di essersi avvalsi dell’aiuto della polizia per riuscire nel furto dello striscione

I F.B. hanno fatto uscire da qualche anno il libro "Freak Brothers-20 anni stupefacenti", interamente autoprodotto, che riassume i venti anni di storia del gruppo.

Diversi anni fa i F.B. andarono molto vicini allo scioglimento, a causa di uno striscione perso di ritorno da S.Donà di Piave (C2). Per quasi un anno non fu esposto lo striscione Freak, ma solo quello "Ultras Ternana".

Di ritorno da Salerno, penultima giornata di due campionati fa, un gruppo di tifosi attese il pullman della squadra, aggredendo a cinghiate il tecnico e un paio di giocatori, finiti al pronto soccorso. Tale gesto, ingiustificato e esagerato, visto che la salvezza si era concretizzata, è costato caro a qualche esponente. I diffidati in curva sono parecchi. Inoltre si è verificato il battibecco col capitano Fabris, entrato in urto con la curva, che per protesta è stata lasciata vuota contro il Brescia, mentre i rapporti con polizia e stampa si erano deteriorati ("fa più violenza una cattiva penna che dieci buone cinghiate" scrissero i Freak). Da un paio di anni si è voltato decisamente pagina.
Hanno allo studio l'iniziativa di un raduno ultras contro il razzismo negli stadi.


1 commento:

Unknown ha detto...

Con i comunisti nessun gemellaggio.