venerdì 11 gennaio 2008

Speciale Mondo Ultras Italiano: Brescia 1911



Dietro il nome “Brescia 1911” si riconoscono molti gruppi della Curva Nord. Questo “sodalizio” nasce tre anni fa, dopo che il gruppo “Ultras Brescia” si scioglie ed in Curva regna il caos. In questo periodo di stallo il gruppo Paesà ha voluto colmare questa lacuna organizzativa prendendo in mano la curva dietro lo striscione "Mentalità Brescia 1911".
· Riunire i restanti gruppi della Nord per riportare quel tifo e quel calore che in quel momento mancavano alla Leonessa è stato l’obbiettivo della Curva Nord. La base di questa unione è solo amicizia mentre viene rifiutata ogni azione avente lo scopo economico. Molti i gesti da lodare della Nord tipo l’invito ai più giovani a non fare uso di droga o manifestazioni e sottoscrizioni a scopo benefico (“Progetto Tanzania”, “AISM” e “Telefono Azzurro-Rosa”). Hanno cercato anche di ridurre gli atti vandalici tanto è vero che i treni nelle ultime due stagioni non sono più stati danneggiati. Pur rispettando ogni opinione ed idea politica si sono sempre dichiarati profondamente apolitici.
· Molto turbolento è stato il rapporto tra gli ultras bresciani e la società: la società Brescia Calcio gli aveva proposto di vendere i propri gadgets, ma gli ultras hanno rifiutato per non essere considerati ultras di professione. il loro scopo non era quello di guadagnare alle spalle della società, bensì quello di far ridurre il più possibile il costo dell’abbonamento di curva Nord. Dopo il rifiuto sono iniziate una serie di azioni penalizzanti nei confronti degli ultras da parte del Brescia calcio: lo sfratto dal magazzino, all’interno dello stadio, che da 30 anni era utilizzato dai tifosi della curva per custodire materiale coreografico; il divieto di fare prevendita (che viene utilizzata per pagare le coreografie); il divieto di fare abbonamenti, ed altre piccole cose. 13) Dopo una riunione di tutti i gruppi della curva 2001, con il consenso unanime di tutti i loro rappresentanti, gli ultras decisero di protestare nella pur importantissima partita con il PSG. Nessuna contestazione, bensì un silenzio durato 20 minuti e al termine del quale la Curva si è fatta sentire a gran voce: Unica nota negativa la “torciata” (coreografia spontanea e consueta nelle partite notturne), che ha ritardato di qualche minuto l’inizio del II° tempo; questo a causa del vento che spingeva il fumo delle torce verso il terreno di gioco L’indomani, con stupore, ci sono state le dimissioni del tecnico e la diffamazione di uno del ditettivo della curva. Per non prestare ulteriormente il fianco ad altri attacchi immotivati e gratuiti, il gruppo “BRESCIA 1911 CURVA NORD” ha quindi deciso di sospendere qualsiasi forma di protesta e di attività, prendendosi una pausa di riflessione.
· Il presidente Corioni ha poi diffuso una lettera parlando apertamente di ricatto da parte dei tifosi della curva Nord che avevano richiesto una serie di agevolazioni tipo la prevendita dei biglietti con agio a proprio favore del 10%, vendita abbonamenti al prezzo scontato,contributo di lire diecimila su ogni abbonamento venduto, posizionamento di bancarelle all’interno della curva per la vendita di gadgets; possibilità di fruire di locali posti all’interno dello stadio. Secondo Corioni per di evitare contestazione e violenza, aveva aderito alle richieste ottenendo in cambio la promessa che dopo circa due mesi di buoni rapporti sarebbero stati tolti gli striscioni ostili alla società e in particolare alla sua persona. Nonostante ciò, proseguiva Corioni, le minacce e le aggressioni erano proseguite.
· Dopo le divergenze interne agli Ultras Brescia,molte riguardanti la polemica Corioni, un nucleo, gli Ultras Brescia, si è staccato ed ha occupato il settore della Gradinata per trasferirsi nella Gradinata ed abbandonato la curva. I rapporti tra la curva Nord e la Gradinata si sono deteriorati progressivamente e continuano a rimanere tesi dopo la polemica tra il presidente Corioni e i responsabili della curva Nord. Secondo gli Ultras la questione non andava messa in piazza e Corioni non avrebbe dovuto sbottare in modo così plateale, ma risolvere il tutto in privato
· Lo spostamento in gradinata è stata una decisione che in parte è servita a favorire un ricambio generazionale e dall’altra è motivata dalla pesantezza delle copiose diffide. L'organizzazione è in mano al Vecchio Cucn e alla Sezione. Gli Ultras Brescia avevano pensato di spostasi in curva Sud, cosa che avverrà quando verrà realizzato il nuovo stadio "Rigamonti" in stile "britannico. Chi frequenta gli Ultras Brescia lo fa per un rapporto di fiducia nei confronti di certi personaggi che sono stati un punto di riferimento per i tifosi bresciani negli ultimi anni.
· Negli ultimi anni il tifo bresciano ha fatto un notevole salto di qualità sotto l'aspetto dell'apporto corale migliorando a tutti i livelli ed in tutti i settori, dalla curva alla gradinata diventando forse oggi lo stadio con il maggior rapporto spettatori-ultras. Buono è stato anche l’afflusso di pubblico che ha fatto registrare numeri in aumento in un periodo dove invece la tendenza è l’opposta. Veramente ottime lo loro trasferte sia come numero che come compattezza.
· In passato i bresciani erano tra le tifoserie più esagitate e a causa delle loro intemperanze sono stati etichettati come ultras con una pessima fama. Anche se la tifoseria è stata tradizionalmente tra le più calde d'Italia negli ultimi tempi c'è stato una presa di coscienza dovuta alle leggi sempre più repressive ed a episodi che hanno fatto molto riflettere. Questo cambiamento non esclude però che gli ultras bresciani siano sempre pronti e disposti allo scontro.
· L’amicizia ormai trentennale con i milanisti è sicuramente quella più sentita ma non sono da scordare i gemellaggi anche con cesenati, mantovani , Salernitani e con i catanzaresi. Esiste anche il gemellaggio tra la Curva Nord ed i francesi del Saint-Etienne.
· I nemici per eccellenza sono gli Atalantini. con i quali danno vita ad uno dei derby più caldi d’Italia. Nonostante l’imponente servizio d’ordine che viene predisposto per queste partite gli incidenti, spesso contro la polizia, non mancano mai. La lista delle inimicizie dei bresciani è molto lunga ma tra le tante segnaliamo i Veronesi, Fiorentini, Napoletani, Romani, Cagliaritan e Juventini.





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